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Riflessi di Città

L’ULTIMO DELL’ANNO GETTATE VIA SOLO CIÒ CHE NON SERVE

    

    
     Proprio io non dovrei dire quello che sto per dire, avendo tratto il maggior beneficio da una tradizione d’inciviltà che, l’ultimo dell’anno, faceva buttare fuori dai balconi ogni cosa, a costo di riempire le strade di cocci. Sì, perché dovete sapere che, quando ero un gambo ben più verde di adesso, ormai diventato perfino un po’ appassito, fui costretto a zigzagare con la mia auto sopra i marciapiedi, per evitare di schiacciare piatti rotti e fondi di bottiglia, disseminati per le vie della città. Così, marciapiede per marciapiede mi ritrovai, dopo l’esplosione dell’ultimo dell’anno, in aperta campagna, con accanto una delicata fanciulla diventata poi la donna della mia vita.
    Ma, a parte il bello capitato a me, in quella indimenticabile notte, invito tutti a dimostrare che in questi anni è andata davvero avanti la nostra civiltà; quindi, depositiamo i cocci nella pattumiera e le bottiglie di vetro nelle apposite campane. Infine, visto che così non rimarrebbe più nulla da lanciare giù dai balconi, ritroviamoci a fare con gli amici il gioco del “buttafuori”.
    Ad esempio, io già so cosa pensa il mio dirimpettaio “girotondino”, il quale volentieri farebbe cadere dal balcone l’on. Massimo D’Alema e tutta la sua corte, in maniera da non consentire loro di vedere, politicamente s’intende, il nuovo anno; mentre mia moglie, che mi vieta da più di vent’anni di cambiare il televisore, avrebbe voglia di buttar fuori anche quello vecchio, giacché dice che, vecchia o nuova che sia, la televisione trasmette sempre gran cretinate; l’ultima sacca di attempate femministe, invece, getterebbe via noi uomini, anche se mi chiedo, poi, di chi dovranno ritrovarsi a parlar male; da parte loro, diversi mariti, sarebbero contenti di scaraventare fuori di casa le proprie mogli, stanchi di mangiare sempre la stessa minestra (in ogni senso, si capisce!); io, più sommessamente, mi accontenterei di sbarazzarmi di un certo signor B. (chi sia, decidetelo voi), diventato nell’ultimo anno davvero insopportabile.
    In ogni caso, qualunque cosa decidiate di fare, nell’ultimo giorno dell’anno che sta per lasciarci, auguro a voi tutti Buon Anno Nuovo e tanta serenità.


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